Accordini Igino? Alla tradizione si sono successivamente aggiunte le tecnologie più all’avanguardia che permettono di compiere dei passi da gigante nel settore enologico. Valpolicella: la terra dei vini per eccellenza: La Valpolicella è sempre stata la terra dei vini per eccellenza sin dai tempi più antichi, basti pensare solamente al suo nome, la cui etimologia significa appunto val polis cellae, ossia la valle di molte cantine. Qui il terreno è di natura pressoché calcarea e risale addirittura alle epoche del Giurassico e del Cretaceo. Questa caratteristica, unita ad un clima temperato, precipitazioni moderate e alla presenza dei cosiddetti progni (piccoli torrenti), rende questa zona del Veneto perfetta per la coltivazione e la crescita dei vitigni.
In effetti oggi la distribuzione del prodotto costituisce un business di grande prestigio. La qualità eccelsa dei vitigni nostrani è nota anche a decine di migliaia di chilometri di distanza da noi, a latitudini in cui viene apprezzato il lavoro delle aziende italiane. A differenza di ciò che avviene in Italia, inoltre, in Cina non si può parlare di una tradizione vera e propria correlata al settore del vino; le varie bevande alcoliche che si trovano sul mercato vengono considerate prodotti secondari. Il governo locale, tuttavia, ha deciso di investire in modo consistente nella produzione del vino, ma ciò non ha comportato alcun problema per la crescita del mercato italiano.
Una volta che è stato effettuato l’appassimento, il peso delle uve si è ridotto fino al 40%, e il loro aspetto è simile a quello dell’uva passa; inoltre, gli aromi e gli zuccheri si sono concentrati. La vinificazione è lenta, visto che di solito ha una durata di un mese e mezzo superiore rispetto a quella che viene adottata per i vini classici. In questa fase si sospende la fermentazione: ciò vuol dire che la trasformazione in alcol dello zucchero non viene portata a termine in maniera definitiva dalle uve, ed è per questo che il vino risulta molto strutturato ma meno alcolico, e quindi più dolce. Trova ancora di piu informazione sopra Accordini Igino.
Quella di Accordini Igino è la storia di uno vino che nasce dall’amore per il territorio e per l’enologia. Ne abbiamo parlato con il figlio di Igino, Guido, al quale abbiamo chiesto di raccontarci non solo la storia di suo padre, ma anche i segreti della cantina e le caratteristiche dei vini che l’hanno resa famosa. Qual è la storia di Accordini Igino? Igino Accordini nacque in una famiglia di contadini. Perse l’uso di un occhio in qualità di partigiano durante la guerra ed ebbe due figli: io e mia sorella Loretta. Avendo preso il posto di mio padre nella gestione dell’attività vitivinicola, io mi sono diplomato enologo e ho aumentato le dimensioni dell’azienda grazie all’acquisizione di diversi terreni.
L’Amarone della Valpolicella è un vino rosso corposo e secco, amato sia in Italia che all’estero. Prodotto solo nella zona collinare della Valpolicella, in provincia di Verona, deve il nome Amarone alla necessità di distinguerlo rispetto al Recioto, che viene prodotto nella stessa zona e con le stesse uve ma è un passito dolce. Il sapore pieno e vellutato è il tratto distintivo dell’Amarone di Accordini Igino, che propone un rosso strutturato che rientra a pieno titolo tra i successi nel mondo dei vini Made in Italy. Basti pensare che lo scorso anno le vendite dell’Amarone erano cresciute in Italia di quasi il 7% e nel resto del mondo del 4%, per un volume di affari complessivo intorno ai 350 milioni di euro. Per il mercato del vino italiano nel suo complesso, nel 2019 l’aumento delle vendite aveva superato il 3%, per 5 miliardi e 300 milioni di euro di fatturato e in totale 22 milioni di ettolitri di vino messi in commercio. Leggere aggiuntivo Informazioni sopra Accordini Igino.